SPECIE «Bellevalia romana» | COLLEZIONI 1 - 5 di 5 | ◀ ▶
Karl Gabriel Baenitz (1837-1913), botanico tedesco, è stato attivo soprattutto in Slesia. Non si conosce un erbario personale perché le sue raccolte si trovano tra altri erbari: Herbarium Europaeum, Herbarium Dedrologicum, Herbarium Americanum, Herbarium florae phaenogamicae Germaniae et Helvetiae. La collezione dei suoi exsiccata presente nel nostro Erbario comprende soprattutto campioni provenienti dall'Herbarium Europaeum. Sono presenti circa 250 exsiccata raccolti tra il 1868 e il 1901. Le regioni di provenienza sono soprattutto Norvegia, Boemia e Tirolo. Dall'Italia provengono specie raccolte a Palermo, Bagnoli (NA) e Salerno. La grande eterogeneità dei luoghi concorda col fatto che una parte non indifferente dei campioni è stata scambiata con altri raccoglitori: infatti qui si ritrovano esempi di exsiccata di Ardissone e Billot.
441 exsiccata | 201 generi | 422 specie | 0 documenti |
Ludovico Caldesi (1822-1884) fu un politico italiano e professore di botanica a Faenza. Le sue raccolte di exsiccata sono conservate soprattutto a Firenze, ma esiste altro materiale a Wrocklaw (Polonia) e a Vienna, oltre a circa 50 campioni conservati presso l'Erbario del Dipartimento di Bioscienze dell'Università di Milano. Questi sono stati raccolti in Emilia Romagna intorno al 1860.
36 exsiccata | 23 generi | 36 specie | 0 documenti |
Luigi Micheletti (1844-1912) è stato colonnello nel corpo del Commissariato Militare ad Alessandria. La sua passione per la botanica lo portò ad avere conoscenze approfondite soprattutto nel campo della sistematica e delle Crittogame. Il suo erbario è conservato a Torino ma anche Padova, Firenze e Milano conservano campioni a lui attribuiti. Nell'Erbario di Milano ci sono circa 300 esemplari provenienti dalla provincia di Firenze e raccolti tra il 1861 e il 1891.
221 exsiccata | 143 generi | 196 specie | 0 documenti |
339 exsiccata | 217 generi | 328 specie | 0 documenti |
Ferdinando Sordelli (1838-1916) fu definito dai suoi contemporanei “insigne naturalista” nonostante fosse sostanzialmente un autodidatta. La sua passione per la botanica gli permise di determinare migliaia di specie di piante con sicurezza sistematica inusuale. Visse a Milano e proprio in città osservò e raccolse numerose specie spontanee per la maggior parte conservate nel suo erbario la cui consistenza è di circa 6000 campioni. Numerose sono anche le specie raccolte nella bassa Pianura comasca, nel Bergamasco e nella Provincia di Varese che arricchiscono la collezione.
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