SPECIE «Luzula multiflora» | COLLEZIONI 1 - 5 di 5 | ◀ ▶
Annovera circa 1000 campioni raccolti in Milano città e Origgio in provincia di Varese tra il 1850 e il 1870 con la collaborazione di Ferdinando Sordelli.
1109 exsiccata | 364 generi | 685 specie | 0 documenti |
Exiccata raccolti in Lombardia a partire dal 1947. La raccolta è continuamente arricchita.
7743 exsiccata | 565 generi | 1717 specie | 0 documenti |
Massimo Longa (1854-1928) insegnò a Bormio per 44 anni. Fin dalla gioventù ebbe una grande inclinazione per lo studio delle scienze naturali, specializzandosi nelle ricerche sulla flora. Collaborò con diversi botanici nella compilazione di diversi testi riguardanti la flora valtellinese, facendosi conoscere da istituti universitari e studiosi che lo incaricarono di collezionare esemplari della flora locale. Collezioni di campioni da lui raccolti sono oggi reperibili presso l’Erbario dell’Università di Torino e l’Herbarium Centrale Italicum di Firenze. La raccolta custodita a Milano comprende circa 200 campioni perfettamente conservati raccolti tra il 1882 e il 1922 nella provincia di Sondrio.
217 exsiccata | 101 generi | 196 specie | 0 documenti |
Angelo Mazza (1844-1929) è stato segretario del Regio Economato generale dei Benefici vacanti a Milano, ma viene ricordato per i suoi studi sulle alghe marine. Unica sua pubblicazione è il “Saggio di Algologia oceanica”, stampato a Padova nel 1905. La parte più consistente del suo erbario si trova a Pisa, ma anche nella nostra collezione ci sono numerosi campioni di exsiccata. Sono circa 700 esemplari raccolti in Milano e provincia, nonché a Napoli e nelle Province Campane tra il 1870 e il 1895 dall'autore stesso che è contemporaneo di Sordelli e Corti, con i quali aveva scambi di esemplari. È probabile che egli abbia collezionato erbari di minor consistenza dalla metà del 1800 giunti nella nostra raccolta, quali l'Erbario Micheletti e l'Erbario del Regio Orto Botanico di Modena.
653 exsiccata | 259 generi | 522 specie | 0 documenti |
Ferdinando Sordelli (1838-1916) fu definito dai suoi contemporanei “insigne naturalista” nonostante fosse sostanzialmente un autodidatta. La sua passione per la botanica gli permise di determinare migliaia di specie di piante con sicurezza sistematica inusuale. Visse a Milano e proprio in città osservò e raccolse numerose specie spontanee per la maggior parte conservate nel suo erbario la cui consistenza è di circa 6000 campioni. Numerose sono anche le specie raccolte nella bassa Pianura comasca, nel Bergamasco e nella Provincia di Varese che arricchiscono la collezione.
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